In volo sulla Cappadocia

Sono le 4:15 quando suona la sveglia: mai in questi giorni sono scattata in piedi al suono del telefono come oggi. Eh sì, perché oggi è il giorno tanto atteso del giro in mongolfiera!
L’esaltazione è però controllata un po’ per l’orario e un po’ per paura di qualche complicazione dell’ultimo minuto. La settimana scorsa infatti non hanno volato per diversi giorni per il troppo vento e molti gruppi hanno spostato i loro programmi pur di non perdere questa magnifica esperienza, riempiendo tutti i posti. Per fortuna che noi possiamo contare su Buket, che è riuscita a trovarci i posti anche se con due giorni di ritardo rispetto al programma, e proprio il giorno della ripartenza per Pamukkale.
Alle 4:45 il pulmino ci passa a prendere per andare al luogo del decollo: il tragitto sembra non finire mai, con l’impazienza e l’adrenalina che inizia a farsi sentire.
Arrivati vediamo il nostro pallone che gigantesco sta venendo riempito di aria, e nel mentre ci gustiamo una graditissima prima colazione offerta, con un caldo te.
Poco dopo siamo già pronti a salire sul cesto per iniziare la nostra avventura!
Iniziamo a salire e, ripensando alla mia precedente esperienza, penso che sarà più o meno la stessa cosa: una tranquilla e rilassata passeggiata con il ritmo scandito dal tiepido vento lungo la valle. Quello che succede invece è che iniziamo a salire e salire. L’altimetro segna i 500 metri dal suolo.
600.
700.
Siamo arrivati ad 800 e mentre la mia tensione è arrivata alle stelle!
Mi guardo attorno e noto che il nostro istinto ci ha spostati tutti dal bordo e siamo saldamente appoggiati alla parte centrale del cesto. Come se poi in un ipotetico incidente stare al centro ci potesse salvare!
Io ho un ghigno ormai stampato sulla faccia e sudo freddo; tengo una mano ben ancorata alla protezione e con l’altra scatto foto senza soluzione di continuità.
Il panorama tutt’attorno è un qualcosa di indescrivibile a parole. Insieme a noi si sono alzate in volo un numero impressionante di mongolfiere che tutte assieme colorano e animano tutta la valle e nel mentre l’alba ci regala una luce che varia di minuto in minuto.
Il viaggio prosegue tranquillo, a meno di qualche picco di adrenalina per dei passaggi a ridosso di spuntoni o rocce, per oltre un’ora.
Arriviamo così alla fine del nostro volo, con una perfetta manovra del pilota che ci ha fatto atterrare con una precisione millimetrica sul carrello del furgoncino! E il nostro viaggio termina dopo qualche metro trainati dal furgoncino stesso.
Scendiamo quindi per una doccia di spumante e un brindisi!
Che bellezza anche di foto. Credo che non ci sono parole adatte per descrivere tale bellezza. Bye! 🙂
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Sì è davvero un’esperienza unica!
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