In viaggio verso il monte Batur

La giornata inizia presto oggi: ci attende un lungo viaggio verso il monte Butur, con varie fermate per ammirare alcuni templi sulla strada.
Pura gunung kawi
A questo tempio si accede tramite una lunga scalinata, come quasi si dovesse entrare in un luogo remoto all’interno della terra. L’impressione è quella di trovarsi in una ampia fossa scavata nella roccia, quasi fosse un luogo magico inaccessibile a tutto il mondo. La cosa che più colpisce è la florida vegetazione che la riempie, le fontane purificatrici e la roccia scavata, il tutto condito con un retrogusto di antica solennità.
Pura tirta empul
Questo tempio è famoso per le sue acque purificatrici, proventi da sorgenti ritenute sacre. La gente si immerge all’interno di vasche riempite come tale acqua, per compiere il rito di purificazione della propria anima. È triste però appurare che oggi queste vasche vengono utilizzate più come attrazione turistica che come un luogo sacro. Sono infatti tanti i turisti che affollano le vasche, fingendo una cerimonia sacra vestiti dei sai, mentre si scattavano le foto.
Pura besakih
Questo complesso di templi è il più grande della religione induista ed è detto tempio madre.
È sicuramente il tempio che più mi ha colpito finora nel viaggio, e probabilmente lo rimarrà anche dopo che avrò visto i successivi.